ANELLO del COLLE DEI LARICI m. 1652 lungo la VIA DEL MARMO
Il Colle dei Larici, sul quale si articolerà l’escursione, assieme al Monte Verzegnis ed al Monte Lovinzola, costituisce un compatto rilievo al limite settentrionale delle Prealpi Carniche. L’itinerario si sviluppa lungo il crinale del suddetto colle e ripercorre la “Via storica del marmo di Verzegnis”. Il percorso oltre ad essere proposto per le notevoli bellezze paesaggistiche, panoramiche e dalle numerose peculiarità naturalistiche, vuole far conoscere la storia della cava del “Lavoreit Ros”, ovvero del famoso marmo rosso di Verzegnis. L’escursione ci permetterà di apprezzare il recupero di uno degli esempi di archeologia industriale più rilevanti della zona, nel contesto di salvaguardia e valorizzazione delle risorse ambientali e storiche locali.
ITINERARIO:
A Sella Chianzutan, di fronte al Bar/Ristorante si imbocca il sentiero 806. Davanti al parcheggio delle auto, troviamo una costruzione in cemento che all’epoca fungeva da stazione di arrivo della vecchia teleferica; lungo l’itinerario costeggeremo l’impianto funicolare che veniva utilizzato per portare a valle i blocchi di marmo estratti nella cava del Monte Lovinzola, prima della costruzione della strada a servizio della stessa. Dopo qualche minuto di cammino, ci ritroviamo sulla strada di servizio della Malga Montgranda e degli attigui pascoli. Sul retro della casera continuiamo sul sentiero 806 che sale tagliando in diagonale il prato, prima di immergersi nuovamente nel bel bosco di faggi. Un tornante a quota 1540 m fa cambiare direzione al nostro itinerario, ed il sentiero ora prosegue in direzione nord-est, permettendoci di osservare un panorama ineguagliabile sulla valle del Tagliamento in direzione delle Prealpi Giulie. Il sentiero in questo punto è un po’ ripido, ma in breve giungiamo all’area della partenza della
teleferica a quota 1652 m s.l.m. (2 ore dall’inizio dell’escursione).
In quest’area troviamo le prime tre cavallette e la stazione di partenza del sistema di teleferica che trasportava a valle i blocchi di marmo; di fianco all’edificio c’è la galleria che consente di raggiungere il versante nord-ovest del Colle dei Larici. Da qui proseguiamo sul sentiero che porta sul crinale di Colle del Larici ed in breve alla cima, dalla quale si vede il panorama complessivo della cava, nonché una vista eccezionale sulle cime di tutto il Friuli Venezia Giulia. Dalla cima, continuiamo il nostro itinerario scendendo il ripido crinale in direzione est, seguendo sempre i segnavia della “Via del Marmo”, incrociando dopo circa mezz’ora la strada di servizio della cava, ma che abbandoniamo presto continuando lungo il sentiero della via del marmo.
A quota 1300 m, ad un bivio, incontriamo il sentiero 809 che, salendo da Sella Chianzutan porta a Casera Presoldon. Giriamo a sinistra e facciamo una breve digressione che in circa 5 minuti ci porta alla Casera Presoldon (1314 m – 1,15 h dalla cima). La casera, ristrutturata di recente, è adibita a ricovero alpino incustodito ed è posta in un meraviglioso punto panoramico sulla valle del Tagliamento.
Ripercorriamo i nostri passi fino al bivio incontrato poco prima. Riprendiamo il cammino in discesa sulla Via del Marmo, ora coincidente con il sentiero 809. Dopo alcuni minuti il sentiero scende ripido per stretti tornantini, ed in breve rientriamo nella
medesima faggeta attraversata all’andata. Il sentiero nel bosco raggiunge ben presto la strada sterrata che molto comodamente ci conduce fino a Malga Mongranda e poco dopo rientriamo al punto di partenza (ore 5,30 dalla partenza).
- ORA E LUOGO DI PARTENZA: vedi locandina
- CARTA TABACCO: N 013
- DIFFICOLTA': E
- DISLIVELLO: 800 m
- TEMPO MEDIO DI PERCORRENZA: h 5,5 totali
- EQUIPAGGIAMENTO: normale da escursione
- CAPIGITA: E. Campagnolo, P. Kloetzner
- TRASPORTO: mezzi propri
- COSTI: 2 euro a persona
NOTE:
Per partecipare alle gite è necessario iscriversi presso la segreteria della sezione il martedì o il venerdì dalle ore 20.00 alle ore 22.00.
I Capigita si riservano la facoltà di apportare modifiche a quanto programmato qualora le condizioni meteo o di sicurezza lo richiedessero.